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La spesa di settembre è una spesa speciale, ma perché settembre è un mese speciale, lo è sempre stato. Quando si andava a scuola era il mese che faceva pensare a un nuovo inizi: diciamocelo ragazze il vero Capodanno da bambine era proprio settembre. Si cambiava il diario, si compravano libri e quaderni, eravamo pronte (mai abbastanza!) a un nuovo inizio. Anche se la scuola è finita da tempo, settembre per me è sempre rimasto il mese del punto e a capo..

Mi piace pensare che sia uno spartiacque tra l’anno che abbiamo passato e quello che verrà.

In un attimo le foglie si ingialliscono e cadono, il paesaggio si trasforma in un colpo d’occhio caldo e romantico. L’autunno ci regala molte gioie, soprattutto a tavola. Settembre è un mese di passaggio, non ci costringe subito ad archiviare la dolcezza della frutta estiva, ci traghetta per mano in una nuova stagione, lentamente e con gentilezza. Possiamo sperimentare ricette nuove, riaccendere il forno, siamo ufficialmente pronte per nuovi sapori e nuovi profumi, per imparare qualcosa di nuovo. 

 

La frutta di Settembre, i consigli della Ross:

  • fico
  • fico d’india
  • lampone
  • limone
  • mandorla
  • melograno
  • pera
  • pesca
  • susina
  • uva

La verdura di stagione da mettere nel carrello di settembre:

  • barbabietola
  • bietola
  • broccolo
  • carota
  • cavolo verza
  • cavolfiore
  • cetriolo
  • cicoria
  • cipolla
  • fagioli
  • fagiolini
  • finocchio
  • funghi
  • lattuga
  • melanzane
  • patata
  • peperone
  • piselli
  • pomodori
  • porro
  • rapa
  • ravanelli
  • rucola
  • sedano
  • sedano rapa
  • zucca
  • zucchina

L’uva: la regina dell’autunno

La frutta di settembre è dolcissima e zuccherina, perfetta per farne una grande scorta e divertirsi a creare conserve e marmellate per l’inverno. Sui banchi del mercato troviamo ancora pesche, meloni e cocomeri che però faranno la loro ultima apparizione. In cambio ci lasciano l’uva. Quando vedo l’uva fare capolino al supermercato riesco già a sentire quel sapore inconfondibile in bocca. Riesco già a vedere le ciotole di frutta lavata sulla tavola da condividere a fine pasto. Uva bianca o uva rossa, non so proprio scegliere, mi piacciono entrambe e le considero una vera e propria coccola. È incredibile che una cosa così buona abbia anche così tanti benefici per il nostro organismo. L’uva contiene tantissime vitamine e minerali, ma soprattutto ha proprietà dissetanti, purificanti, è un’ottima fonte di energia e non appesantisce. Ecco perché è perfetta come snack o come merenda, ma è ottima anche da usare in cucina. La schiacciata con l’uva per esempio è un dolce famosissimo della tradizione contadina toscana, una specie di focaccia condita con uva e zucchero. Per non parlare del mio budino d’uva, da preparare con mandorle, cannella e uva rossa.

Fichi d’india, un piccolo tesoro nascosto

Non c’è dubbio che tutti conoscano i fichi e la loro incredibile dolcezza. I fichi d’india invece sono più conosciuti e utilizzati al sud Italia, e sono un vero e proprio tesoro. In Italia si trovano tre varietà di piante che si differenziano per il colore del frutto: Sulfarina dal colore giallo, Muscaredda bianco e Sanguigna rosso. I fichi d’india sono deliziosi ma sono anche amici del nostro corpo: hanno proprietà diuretiche, lassative e sono ricchissimi di fibre. Svolgono un’azione protettiva dello stomaco favorendo la digestione e contrastano il colesterolo cattivo mantenendo in salute il cuore e il sistema circolatorio. Dei fichi d’india poi si mangia tutto: sono ottimi i frutti ma anche le foglie dette pale. Se volete una pianta di fico d’india sul vostro balcone o nel vostro orto, vi basterà staccare una pala dalla pianta madre e interrarla in modo parziale. In poco tempo otterrete una nuova pianta per la vostra collezione. Quando acquistate i fichi d’india, scegliete quelli con la buccia di colore rosso-arancio, sono i frutti migliori, quelli più dolci. Potete sbucciarli e mangiarli così, oppure tagliarli e utilizzarli per preparare un’insalata con arance, olive e formaggio. Per un aperitivo sfizioso invece, avvolgete un pezzo di fico d’india in una fettina di speck. 

Impariamo a conoscere il sedano rapa

Io sono una grande fan del sedano rapa, ha un gusto unico, complesso e interessante. Lo so, l’aspetto lo penalizza, nessuno vorrebbe far amicizia con questa radice globosa e bitorzoluta, ma una volta assaggiato diventerà immancabile nella vostra cucina. Il sedano rapa infatti ha pochissime calorie, è formato al 90% da acqua e contiene sali minerali come magnesio, potassio e ferro. Esistono molti modi per cucinare questo ortaggio: crudo, cotto al vapore, bollito, al forno. Da cotto ha una consistenza identica a quella della patate, il suo è un sapore delicato, con note che ricordano un po’ quelle del finocchio e ha un inconfondibile profumo di sedano. Potete usarlo per creare delle vellutate, da servire con qualche nocciola sbriciolata. Si può anche mettere in forno per farlo arrosto, con un condimento semplice a base di arancia, o profumato con delle erbe aromatiche. Potete proprio servirlo a fette, come fareste con il classico arrosto della domenica. Crudo risulta leggero e digeribile: grattugiatelo alla julienne o tagliatelo con una mandolina per creare un’insalata con mele e noci. Se volete esplorarne il lato più goloso, trovate sull’app la mia ricetta delle patatine di sedano rapa, facili e golosissime!

Porri, il lato delicato della cipolla

Cipolle, cipolle rosse, scalogni, porri, ognuno ha il suo preferito in cucina. I porri sono tenerissimi membri della famiglia dei gigli. Ma che sapore anno? Ricordano il sapore della cipolla, ma più delicato e dolciastro. Sono un poi come dei cipollotti un po’ troppo cresciuti. Si tratta di una verdura molto versatile e si conservano a lungo. Anche dei porri non si butta via niente: l’unica parte che non è commestibile infatti è quella delle radici che trovate alla base. La parte bianca e la parte verde hanno consistenze diverse, e possono essere utilizzate entrambe. Così come le foglie verdi finali che sono perfette per aromatizzare un corposo brodo vegetale. Ma come si puliscono i porri per eliminare bene tutti i residui terrosi? Un modo efficace per farlo e fare un taglio per il lungo, dalla parte bianca del porro a quella verde. Poi lavate bene sotto l’acqua corrente. In alternativa potete tagliarli a rondelle e lavarli così, dipende dal tipo di taglio che vi serve per la vostra ricetta. I porri si conservano in frigo avvolti nella pellicola, dureranno tra i 5 giorni e le due settimane. Potete anche tagliarli e conservarli in freezer per vellutate e soffritti. I porri sono ottimi nei primi piatti, sia per arricchire il sapore del risotto, sia per preparare una pasta al forno, magari in abbinamento al gorgonzola o alla dolcezza della zucca. 

 

La prima ricetta che vi propongo è proprio con il sedano rapa, un ingrediente particolare che ha ispirato questa preparazione: 

PATATINE DI SEDANO RAPA


Ingredienti per 2 persone:
1 sedano rapa
Paprica a piacere
Pepe e sale qb
Zenzero a piacere
Capperi essiccati a piacere
Rosmarino qb

Pulire il sedano rapa rimuovendo la buccia e tagliarlo poi a listarelle.
Nella pizziera/crostiera tonda Cucinosano con qualche spruzzata di olio, adagiare il sedano rapa tagliato e condire con paprica dolce, zenzero, pepe e capperi essiccati sbriciolati. Completare con del rosmarino, un pizzico di sale e qualche spruzzata d’olio. Cuocere in forno ventilato e preriscaldato a 200°C per 30 minuti circa finché saranno belle croccanti (oppure forno statico a 220 °C per lo stesso tempo)

 

Con i Fichi d'India vi consiglio invece questa idea: 

FICO QUESTO YOGURT



Yogurt magro senza grassi arricchito con fichi d’india e semi vari. Con questa colazione è impossibile non iniziare bene la giornata!

 

E con i finocchi? Non a tutti sempre piacciono ma sono certa che con questa simil-cotoletta anche i bambini potrebbero mangiarli! 

FINOLETTE

Ingredienti per 2 persone:

1 finocchio
Farina di riso qb
Noce moscata a piacere
Pane grattugiato qb
2 uova
Sale qb
Olio extravergine di oliva qb

Pulire e tagliare il finocchio a fette di circa 1 centimetro.Passare poi ciascuna fetta prima nella farina, poi nelle uova sbattute con del latte di soia e infine nel pane grattugiato con della noce moscata. Adagiare le fette sulla teglia da forno con qualche spruzzata di olio, salare e cuocere in ventilato 200°C per 20-25 minuti.

 

E siccome inizieranno le prime vendemmie, ecco un dolce tipico contadino che io adoro! 

SUGOLI

Ingredienti per uno stampo da plumcake Cucinosano:
Uva 1kg
Amido di mais 100g
Cannella in polvere (facoltativa)
Mandorle in scaglie qb
Sgranare l’uva e lavarla. Metterla poi nella casseruola 20cm Cucinosano e cuocere 45 minuti a fuoco basso (o potenza di induzione bassa). Durante la cottura, con un cucchiaione, premere i chicchi di uva affinché rilascino il loro succo nella casseruola. Frullare poi con un minipimer e filtrare poi il succo attraverso un colino affinché i residui solidi vengano bloccati. Rimettere il succo liquido ottenuto nella casseruola a fiamma (o potenza) molto bassa e continuare la cottura qualche minuto. Aggiungere l’amido e la cannella in polvere (se piace) e continuare a mescolare con una frusta fino ad ottenere una consistenza gelatinosa. Quando si sarà abbastanza solidificato (come un budino) versare nello stampo da plumcake Cucinosano e lasciare riposare in frigorifero una notte intera.
 Impiattare poi con delle mandorle in scaglie e qualche chicco di uva.
Nota: Se utilizzerete un minipimer in plastica, potrete frullare direttamente in pentola, altrimenti travasate tutto in una ciotola per non rovinare il rivestimento della casseruola!

 

 


 

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