I PFAS, noti anche come "inquinanti eterni", sono una classe di molecole che hanno trovato largo impiego negli ultimi 70 anni in migliaia di oggetti di uso quotidiano. Dalle pentole antiaderenti ai vestiti impermeabili, questi composti venivano apprezzati in passato per la loro resistenza al calore, l'idrorepellenza e la durevolezza. Tuttavia, dietro queste proprietà si nasconde una verità allarmante: i PFAS non si degradano facilmente nell'ambiente e possono accumularsi nel nostro corpo, causando gravi rischi per la salute.
Come possono influenzare la tua salute i PFAS?
Il pericolo maggiore dei PFAS risiede nella loro capacità di persistere a lungo nell’ambiente e nell’organismo umano, potenzialmente danneggiando il sistema immunitario e compromettendo la capacità del corpo di eliminare le cellule disfunzionali. Questo effetto contribuisce all’aumento del rischio di diverse malattie, come sottolineato dal professor Philippe Grandjean, esperto di Medicina ambientale (a questo link trovi un articolo approfondito). Le autorità sanitarie come l’Agenzia Internazionale sul Cancro dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), hanno confermato che uno dei PFAS più comuni, il PFOA, è un cancerogeno certo.
Queste molecole possono influenzare la salute in diversi modi, tra cui:
- Aumento del rischio di cancro: colpiscono organi come i reni, la vescica, i testicoli, il seno e, probabilmente, anche il sistema nervoso centrale.
- Disturbi metabolici: contribuiscono a innalzare i livelli di colesterolo e possono aumentare il rischio di diabete e obesità.
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Problemi alla tiroide e alla fertilità: alterano la funzione della tiroide e possono incidere in maniera importante sulla la fertilità maschile; impattano negativamente anche durante la gravidanza, aumentando il rischio di aborti spontanei e di basso peso alla nascita.
PFAS e ambiente
I PFAS non sono solo un problema, ormai constatato, per la salute umana, ma anche per l’ambiente. Questi composti chimici, caratterizzati da un legame carbonio-fluoro estremamente stabile, rimangono nell’ambiente per secoli, se non millenni. Sono stati rilevati persino nelle acque sotterranee, compromettendo la qualità delle risorse idriche in diverse regioni del mondo, inclusa l'Italia, soprattutto in alcune zone della Toscana, del Piemonte e del Veneto dove, in quest'ultima regione, circa 350.000 persone sono state esposte a concentrazioni elevate di PFAS nell’acqua potabile.
Gli studi hanno dimostrato che i PFAS hanno contaminato l'acqua piovana, l'acqua potabile e le falde acquifere
Oltre all'acqua, i PFAS contaminano anche l'aria e il suolo, accumulandosi negli ecosistemi, entrando quindi nella catena alimentare. Piante, animali quali insetti ed esseri umani possono assorbire queste sostanze, rendendo la loro diffusione ancora più capillare.
Dove si trovano i PFAS?
I PFAS sono così diffusi che è quasi impossibile evitarli completamente nella vita quotidiana. Oltre alle pentole antiaderenti, possono essere presenti in:
- Tessuti antimacchia e impermeabili;
- Carta da forno e imballaggi alimentari, inclusi quelli usati per il fast food, cibo a domicilio e i popcorn;
- Smalti;
- Articoli di cancelleria, quali i post-it;
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Lenti a contatto;
...E non solo:
Come proteggersi dai PFAS: maggiore consapevolezza
Sebbene le autorità non abbiano ancora preso provvedimenti significativi nel nostro Paese per eliminare l'uso dei PFAS, possiamo prendere delle precauzioni per ridurre l'esposizione. Una delle scelte più efficaci è quella di optare per prodotti privi di PFAS, soprattutto in cucina. Le pentole e padelle prive di sostanze tossiche e metalli pesanti Cucinosano rappresentano una soluzione sicura per ridurre il rischio di contaminazione da queste sostanze chimiche pericolose.
Fonte: PresaDiretta
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