Un articolo di Sara Signorini - esperta cinofila
Le processionarie appartengono alla famiglia dei Lepidotteri, ovvero delle farfalle. Il loro ciclo vitale si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e farfalla. Allo stadio adulto la farfalla è assolutamente innocua, è una simpatica creatura notturna, non troppo appariscente o colorata, che si fa i fatti suoi senza disturbare nessuno. Purtroppo, invece, quando questa è ancora un piccolo bruco, rappresenta un rischio sia per la salute umana ma soprattutto per quella dei nostri cani. Questi piccoli e colorati insetti camminano tutti vicini l’uno all’altro, formando delle lunghe colonne che attirano l’attenzione dei bambini e dei nostri compagni pelosi. Questa particolare “processione” ha ispirato il nome di questa larva. In Italia, le più diffuse sono le processionarie del pino, le quali vivono sulla pianta ospitante come dei parassiti, a volte arrivando persino a distruggerle “sgranocchiandole”. Ma per uomini e cani la pericolosità non risiede nelle loro mandibole, bensì nei peli urticanti che ricoprono il loro corpo.
Per i cani che annusano inavvertitamente o che, addirittura, provano a mangiare uno di questi piccoli bruchi, le conseguenze sono molto gravi. Il primo sintomo a cui prestare attenzione è l’intensa salivazione provocata dal processo infiammatorio in atto (spesso molto violento) che parte dalla bocca ma può raggiungere anche esofago e stomaco. Nel giro di pochi minuti, le zone interessate dall’infiammazione cominceranno a gonfiarsi in maniera anomala e la situazione non deve assolutamente essere presa sotto gamba. In particolare, bisogna preoccuparsi della lingua, la quale, a volte, diventa di dimensioni tali da soffocare l’animale.
Altri sintomi rilevanti possono essere: vomito, diarrea (anche emorragica), rifiuto del cibo e febbre. Ma quale azione di pronto intervento è meglio attuare per aiutare il nostro cane nell’immediato? Innanzitutto, bisogna rimuovere l’animale dal cavo orale del cane. Durante questa operazione bisogna prestare molta attenzione in quanto, sebbene l’irritazione provocata dalle processionarie sia molto intensa per gli animali, anche la nostra pelle riscontrerà l’effetto urticante dell’insetto venendone a contatto. Una volta avvenuta la rimozione, bisognerà effettuare un rapido lavaggio con molta acqua fresca e bicarbonato. Per i cani particolarmente sofferenti o quelli che non si lasciano manipolare si può spruzzare la soluzione direttamente in bocca con una siringa priva di ago. Tuttavia, la cosa migliore da fare è sicuramente annullare ogni vostro impegno, munirsi di automobile e correre dal vostro veterinario di fiducia che gli somministrerà le cure più adeguate a seconda della gravità della situazione.
Il periodo dove è più probabile incontrare le processionarie in Italia è sicuramente quello che va da marzo a maggio, ma a volte è possibile che queste si facciano una “passeggiata estiva”. I luoghi preferiti da questi bruchi sono naturalmente le zone circostanti ai loro nidi, quindi sotto i pini e attorno alle querce; sebbene non sia raro incontrarle anche in strada. L’unico modo per impedire ai nostri cani di entrare in contatto con la processionaria è averli sempre sotto controllo durante la passeggiata. Prevenzione? In questo caso fa rima e va a braccetto con “attenzione”.
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