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Rossana Dian fondatrice di Cucinosano

Rossana Dian - © www.giornaledibrescia.it

Rossana Dian - © www.giornaledibrescia.it

Una donna che ha vissuto molte vite. Le ultime però convivono sotto i termini salute, naturalità e volersi bene. Lei è Rossana Dian, modenese, di casa da anni a Desenzano del Garda. Una donna molto conosciuta per la sua pagina Instagram «Cucinosano» dove pubblica ricette che insegnano a nutrirsi correttamente senza trascurare l'impiattamento perché, come molti di noi sanno bene, si mangia e si è soddisfatti non solo gustando e annusando, ma anche con gli occhi, guardando ciò che c'è nel piatto.

E non è tutto qui perché «La Ross», così è conosciuta dai follower, le sue «ragasse», è un vero vulcano: non solo è una food blogger, ma ha creato una app «Cucino sano» e una linea di pentole antiaderenti senza Pfoa (classificato dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro come possibilmente cancerogeno per l’uomo). E non solo: c'è anche una linea di prodotti per la bellezza dei capelli naturale in confezioni senza plastica, in canna da zucchero.

 

Rossana Dian con i suoi cagnolini Holly e Lucio

 

Rossana Dian con i suoi cagnolini Holly e Lucio

 

Ma andiamo con ordine: Rossana negli anni Novanta è modella «e come la maggior parte di loro in quegli anni - ci racconta - mi sono malata di anoressia, poi ne sono uscita grazie alla psicologia. E non avrei mai creduto che il cibo avrebbe curato la mia malattia».

Il Garda e la cucina

Rossana conosce Stefano Scozzese, suo marito, lei del modenese, lui di Schio, «ci serviva un terreno neutrale dove vivere, abbiamo trovato una casa e deciso di vivere a Desenzano». Qui arriva la cucina e prima come necessità: «Non avevo mai cucinato, avevo la bisnonna, la nonna e la mamma che lo facevano per me. E all’inizio cucinavo solo pasta al tonno e petto di pollo alla piastra. Poi ho iniziato a sperimentare ed è affiorato ciò che avevo visto da piccola, mi sono ricordata degli insegnamenti della nonna. Da lì scopro la mia passione».

 

Rossana Dian e il Garda - © www.giornaledibrescia.it
Rossana Dian e il Garda - © www.giornaledibrescia.it

 

Dopo il gusto anche il bello: «Mio marito non mangiava le verdure, così anche molti bambini, e mi sono chiesta il perché. Lui però mangiava il sushi, che a ben vedere, se si scompongono gli ingredienti, non è così invitante. E allora ho capito che era perchè è bello, si presenta bene. Ho iniziato per questo a creare piatti appetitosi». 

Nasce così, semplicemente, con naturalezza, il percorso che porta «La Ross» verso i suoi attuali 266mila follower su Instagram: qui entrano in scena un’amica e il marito che, viste le creazioni, le aprono l’account e l’avventura inizia. Quattro anni fa.

«Le prime foto erano orrende» confessa ridendo della sua inesperienza dato che «non avevo mai frequentato i social». Oggi, passando in rassegna la pagina Ig «Cucino sano», vien proprio voglia di cucinare le verdure e di gustarle. Sono immagini che mostrano quanto i fiori di zucca ripeni, delle melanzane con acciuga e mozzarella, degli spaghetti con il limone o un merluzzo con caponata possano essere nutrienti, gustori e appagare l'occhio.

Il cammino si interrompe momentaneamente quando la madre di Rossana muore, ma dopo un po’ decide di fare di quella «passione un lavoro». L’obiettivo è portare a più persone la cucina salutare, insegnare come creare piatti sani ed educare. All’inizio è dura, i primi due anni non ci sono risultati

 

 

Gli ingredienti

«In tanti mi scrivono che hanno problemi come la celiachia o il diabete - spiega -, ciò che io vorrei che arrivasse è che il cibo cura. Le farine antiche avevano, ad esempio, il 6% di glutine, quelle moderne il 46%. E così il corpo va in over». Rossana quindi spiega il modo giusto di usare gli ingredienti, sempre vari, gli abbinamenti e con una nutrizionista creano pasti completi e piatti
Durante intervista ci spiega che oggi ci sono molte mode legate al cibo che si identificano sotto le diciture come prebiotici, alimenti proteici, low carb ecc... ma «Abbiamo la fortuna di vivere in un paese con materie prime straordinarie - aggiunge -. Alimenti economici e sani». 

Le pentole

Salutari, ecco la parola chiave: per Rossana non bastano gli alimenti. Vuole di più. Da qui nasce la seconda costola del suo progetto : è il caso DuPont, lo scandalo del Teflon, a portarla verso lo studio. Legge, vede il film «Cattive acque» e decide di fare qualcosa. Perchè «cuciniamo tre volte al giorno nelle nostre pentole - sottolinea -. Magari compriamo buoni ingredienti, biologici, e poi li cuociamo lì dove vengono rilasciati materiali tossici». Contatta un produttore e insieme studiano una linea senza PTFE, PFOA, Nickel e BPA.
Lei ne è la prima testimonial.

«Il mio lavoro non è certo visto bene dai produttori tradizionali, ma non voglio fermarmi. Voglio crescere per portare il mio messaggio». 

Imprenditoria

A questo punto la cuoca ci appare come una vera donna in carriera, ma lei si vede diversamente: «Non mi sento un’imprenditrice - ammette - non lo sarò mai. Lo dimostra il fatto che ho messo il sito sold out prima del Black Friday per evitare che le persone comprassero le pentole a prezzo pieno prima degli sconti».
Come si vede? «Sono una normalissima cuoca che cucina a casa e condivide la sua passione».

I progetti

Oltre alla cucina c’è la linea per capelli «Balique» perchè in una delle sue vite ha fatto anche la parrucchiera.
«Una linea senza plastica, per prendersi cura di sè - racconta -. Un prodotto che vuole essere onesto. La bellezza è all’interno e all’esterno. E il cosmetico più importante è l’alimentazione».

Infine c'è un progetto in cantiere del quale non può ancora parlare. Un cantiere bellissimo che, soprattutto, corona  il suo impegno. Non vi resta che seguirla per scoprirlo... tra un po'. 

 

Articolo di Elisa Rossi

 

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